05 febbraio 2009

Le scuole preparano le liste di proscrizione

La mia segretaria sta mestamente predisponendo le liste che serviranno per le espulsioni coatte e le deportazioni.
Un punticino in più o in meno nella graduatoria perdenti posto farà la differenza tra il restare e l’andarsene.
Il destino peggiore toccherà ai precari, con la perdita di un’opportunità che per padri e madri ormai quarantenni significa restare senza lavoro.
Chi invece è ancora lontano dalla pensione ma è tanto fortunato da avere un incarico a tempo indeterminato dovrà fare i conti con sgradite ipotesi di trasferimento d’ufficio.
Non mi sembra corretto scrivere di decimazione dei docenti.
Per gli insegnanti di ex educazione tecnica, ora tecnologia, si tratta infatti di “tercimazione”.
Un docente ogni tre: un, due, tre… “tocca proprio a te! FUORI!” ripetuto così migliaia di volte.
Una sola materia della scuola media sull’occupazione il medesimo impatto di una intera ALITALIA.
Eppure nessuno dice nulla.
Le famiglie inizieranno a rendersene conto quando constateranno che non si possono più svolgere attività laboratoriali perché il gruppo minimo di attività didattica è la classe intera con un solo insegnante.
Addio informatica, teatro, video, potenziamento e/o recupero.
Dunque ecco le segreteria all’opera per aggiornare puntigliosamente le graduatorie interne.
Resteranno “a casa” o saranno trasferiti d’ufficio tanti insegnanti di italiano… ed addirittura uno su tre di tecnologia.
Un, due, tre… FUORI! … Un, due, tre… FUORI! … Un, due, tre… FUORI! …
Peccato per i laboratori di informatica: toccherà lasciarli morire per inutilizzo.
Quale docente oserà portare una classe intera di 28 allievi davanti ad una decina di computer?

2 commenti:

sancarlo ha detto...

Mentre le segretarie sfogliano le margherite: tu sì, tu no ... a Modena ci si incontra per ragionare ancora sui curricoli verticali: quali sono i nuclei fondanti della disciplina Tecnologia. Qualcuno ha già riflettuto su ciò che dovremo tagliare noi per dare un senso alle 2 ore? Informatica no, energia si .... Elisabetta

educatore ha detto...

Una riflessione profonda deve essere svolta osservando con attenzione i libri di testo di scienze. Ora ci troviamo a lavorare accanto a colleghi di altra disciplina che pretendono di svolgere attività didattiche argomenti quali: tipologie di turbine, circuiti elettrici, tecniche di conservazione degli alimenti, processi di lavorazione del petrolio grezzo...