14 novembre 2009

"Cose da negre" e cioccolatini

"Cose da negre", mi risponde Sheila, dall’ultimo banco in fondo alla classe.
Una battuta che non ammette repliche.
Così mi sono sentito un po’ fuori gioco. Intanto perché era evidente che erano cose da donne… e poi perché erano cose da negre e io sono proprio un estraneo: bianco e per giunta professore.

Avevo chiesto se c’era qualche problema: la vivace discussione con la compagna di banco mi aveva distratto dalla spiegazione.
Non so quanto i miei allievi si distraggano, ma so per certo che loro mi distraggono tantissimo, così mi interrompo spesso, perché i loro interessi sono molto più divertenti delle mie spiegazioni.
La vita si gusta con mille sapori oppure non è vita.
 Le parole possono essere pericolose per il modo e l’intenzione con cui sono dette, non per il loro significato.
Dunque io sono un bresciano. Ma il termine può diventare un epiteto adoperato in modo sgradevole in un contesto di conflitto, come può accadere nel confronto tra tifoserie.

Cinese, Filippino, Pakistano, Romeno… Sono parole che possono essere riempite di rispetto o disprezzo, a seconda della bocca da cui escono, del momento e del contesto in cui sono pronunciate.

Nella mia scuola, i miei colleghi ed io interveniamo ogni volta che si esprime volontà offensiva, considerando atto di bullismo ogni espressione di disprezzo, compreso i "culo" e i "lesbica".

La consuetudine alla fusione di razze, lingue, abbigliamento ed altre manifestazioni, non tutte necessariamente gradevoli, è tale che per ingiustificabili vergogne è sempre più ridotto.
Sì, sono Albanese …. e allora?
Così la soggezione lascia il posto all’orgoglio, che viene incoraggiato.
Nei corridoi si sente salutare con l’appellativo “fratello”, proprio come vediamo fare tra giovani di colore, ispanici e compagni di college… su MTV o nei film americani. A volte il fratello ha una pelle diversa e questo è il segno che stiamo lavorando bene nella nostra scuola.

Però la strada da fare è ancora lunga: offese, rifiuti ed insulti sono all’ordine del giorno. Lo sono normalmente tra ragazzi, ma quando il pretesto è l’odore o il colore, l’oltraggio diventa detestabile.



Così ho pensato di preparare una lezione sul cioccolato.
Il cioccolato è buono e lo facciamo venire qui da tutte le parti del mondo.
È dimostrato che l'assunzione di cioccolato stimola il rilascio di endorfine, in grado di aumentare il buon umore.


Tra le nazioni da cui viene importato il cacao più pregiato ci sono: Messico, Brasile, Colombia, Equador, Venezuela, Ghana, Camerun, Nigeria, Costa d'Avorio, Madagascar, Indonesia, Sri Lanka…
Sostanzialmente il cacao è un immigrato: viene qui per lavorare a fare il cioccolato ma nessuno si sogna di offenderlo per il colore che ha.
Cioccolato al latte, bianco, fondente, alle nocciole: sono sicuro che potrei trovare il cioccolatino giusto, esattamente con il medesimo colore di pelle, per ciascuno dei miei allievi ed allieve.

Non ho avuto il tempo per scovare tutte le razze di cioccolato che mi occorrevano, ma sono certo che esistono e che sono tutte straordinariamente gradevoli per il gusto e per l’olfatto.

Così come è il cacao a dare vita ai cioccolatini, il sangue di ciascuno può salvare persone che hanno la pelle di colore diverso.

Non mi risulta che nessuna tavoletta di cioccolato fondente abbia mai dato del “culo bianco” al cioccolatino al latte.


Le ragazze ed i ragazzi hanno capito perfettamente cosa volevo intendere.
Così abbiamo pensato che appena tornerà il caldo faremo una lezione sul gelato:
Alla fragola, al limone, al pistacchio, al cioccolato, albicocca, pesca, mirtillo, panna, nutella, vaniglia, malaga, liquirizia, cannella, lampone, yoghurt, castagna, ciliegia, caffè, banana, cocco, bacio, mora, malaga, frutti di bosco….
Un mondo sconfinato di dolcissimi gusti.

Che disgrazia sarebbe un mondo tutto dello stesso "gusto".

Grazie di esistere colori dell’universo, note della musica, sapori della terra, ragazzi e ragazze della nuova Italia.

3 commenti:

educatore ha detto...

Attività didattica svolta con il contributo della Cioccolateria "Tutto Dolce", via Moretto 1, tel. 030 46374 Brescia. Un ringraziamento particolare alla titolare.

jasna ha detto...

straordinario! potresti scrivere un libro con questa tematica....l'osservare e il saper cogliere espressioni così diverse, facendole vibrare l'una accanto all'altra... è fantastico!... Se fossi un pittore: saresti un surrealista staordinario... perchè il surreale può diventare reale con il cuore e la speranza che c'è in ognuno di noi. Grazie prof. ti voglio bene.

Maestra Sere ha detto...

Tu hai i ragazzi e le ragazze della nuova italia, io ho i piccolini della primaria e spero di fare un buon lavoro prima di mandarli avanti, da te e i tuoi colleghi. Per intanto uso anche io il cioccolato come veicolo di integrazione e proprio cercando immagini a tema sono giunta a questo bellissimo intervento. Buona fortuna, auguri a te e ai tuoi studenti. SERENA