26 novembre 2013

Test Tablet Meep! Xplore Oregon in prova

Questo Natale 2013 ho deciso di regalare ai miei nipotini un tablet Meep! Xplore Oregon che ritengo un prodotto tecnologico destinato ai bambini ed agli adolescenti che potrebbe essere in grado di soddisfare le esigenze dei nativi digitali fino alle soglie della scuola superiore.

Tablet Meep! Xplore Oregon con gli accessori Batteria e Piano

Ho acquistato insieme anche gli accessori Piano e Batteria perché guardando le illustrazioni sulle confezioni mi ero immaginato che potessero funzionare autonomamente come strumenti musicali per divertirsi a strimpellare, pur se in modo molto molto semplice.

Mi sono presto reso conto che il modello di tablet (Xplore) da me acquistato è in commercio dal 2012 ed è stata superata dal nuovo MEEP! X2 del 2013. Ciò comporta qualche svantaggio.

Accedendo a varie voci dei menù di gioco compariva il messaggio di “tempo scaduto” e non era possibile procedere. Cercando sul web mi sono accorto che questo problema si produce a causa del "vecchio" firmware (il software che fa funzionare il tablet).

Per aggiornarlo è indispensabile collegarsi ad una rete Wi-Fi, per esempio quella domestica che si usa normalmente per il computer di casa. Se il tablet non lo fa automaticamente è necessario seguire i menù:
Impostazioni > Wi-Fi > Scansione > Aggiungi Rete
… e seguire le istruzioni.
Una volta impostati correttamente i parametri richiesti, il tablet si auto-aggiorna.
Qualora ciò non avvenisse, si seguono i menù
Applicazioni > MeepOTA > Seguire le istruzioni se è disponibile un aggiornamento firmware.

Noto che l’ultimo aggiornamento firmaware del modello Meep! Xplore disponibile al momento in cui scrivo è la Versione 2.1.3 (10029).
L’ultimo aggiornamento firmware del modello Meep! X2 disponibile al momento in cui scrivo è invece la Versione 3.0.3.
È possibile verificare la versione installata dal menù “Aiuto”.
Francamente non voglio credere che la differenza del numero di versione in corso costituisca l’indizio del fatto che il “vecchio” Xplore possa non godere in futuro del necessario supporto firmware.

Per evitare di aprire il regalo e trovarmi nella situazione di gestire le aspettative di gioco dei nipoti con un dispositivo sconosciuto ed ancora non operativo, ho deciso di documentarmi e sperimentare per tempo. Volevo giocarci anch’io? Si ;-)

Così mi sono preso il tempo di testare i dispositivi Meep! Xplore, Battera e Piano. Questo articolo è il risultato di questa “prova su strada” e mi auguro possa rivelarsi interessante ed utile.

Dopo l’ultimo aggiornamento firmware il tablet Meep! Xplore ha risolto problemi di installazione e sparizione dei giochi che avevo precedentemente osservato.
Un po’ lento all’avvio, ma ciò è normale ed accettabile per il necessario caricamento del sistema operativo (Android) ed accesso alla rete.

L’interfaccia di amministrazione per l’adulto che sorveglia l’impiego del dispositivo da parte dei minori è ben fatta, flessibile e chiara.
Risulta possibile amministrare anche da remoto (computer o tablet collegato al web) e tenere traccia dell’impiego che viene fatto del dispositivo.
Le autorizzazioni ed i controlli sono completi ed attenti all’uso che un minore può fare di questa risorsa.
L’amministrazione per il tutor parentale è su:
https://portal.meeptablet.com/beta/login.html
Altre risorse sono disponibili su:
http://www.meeptablet.com/it/

Meep! accetta le normali schede di memoria SD nello slot che si trova sul fianco sinistro.
In questo modo è possibile caricare album fotografici, musica e video.
I video AVI, per quanto mi risulta, non vengono però tutti riconosciuti (forse per incompatibilità dei ‘codec’) e possono non comparire nell'elenco dei filmati.
Basta però rinominare il file AVI cambiandone l'estensione (ultimi tre caratteri dopo il punto) in MP3. A questo punto il video risulterà disponibile e sarà possibile vedere anche interi film per bambini, eventualmente utilizzando l'uscita HDMI per inviare il segnale al televisore con il massimo della qualità.

Le confezioni degli accessori contengono un cartellino con i codici che servono per attivare il download dei giochi gratuiti associati a ciascuno di essi (Piano e Batteria nel mio caso).
Si accede sul tablet al menù del negozio Meep! In alto a sinistra si inserisce il codice corrispondente al “buono”.
I giochi vengono scaricati ed installati automaticamente e potranno essere in seguito gestiti dal menù “Le mie apps”.
Batteria e Piano sono realizzati su materiale flessibile e possono dunque essere ripiegati e riposti con facilità.
Diversi giochi possono essere scaricati gratuitamente.
I giochi a pagamento possono essere scaricati anche usando “monete” che il tutor regala all’account dell’utilizzatore del tablet. Ovviamente questo accredito virtuale è a pagamento.
Ma veniamo alle note dolenti…

L’accessorio tastiera-piano, per ciò che mi risulta, funziona in modo ristretto all'ottava centrale in alcuni giochi , come in “”Harmony Memory”, in quanto non pare previsto il suo funzionamento integrale come strumento da suonare, ma solo come interfaccia di gioco.

"Piano Tutor" è interamente espresso con ideogrammi orientali e quindi risulta impossibile per me capire come funziona. Ho provato a disinstallare e reinstallare, il risultato non cambia (Giapponese? Cinese? Klingon?).

Piano Tutor in caratteri incomprensibili e per me ingestibile

In "My Musical Pet" la tastiera-piano sembrerebbe dover funzionare interamente, ma va adoperata per giocare col cagnolino, per cui suonarla mentre l’animale abbaia può risultare frustrante per chi volesse tentare di usarla per divertirsi con l’esecuzione di qualche semplice musichetta.

Inoltre nella mia tastiera risultano inattivi e non funzionanti 10 tasti dell’ottava più alta.
L’accessorio batteria ha, a mio modesto parere, un po’ di ritardo e scarsa sensibilità di risposta alla percussione. Anche in questo caso, mi risulta che il dispositivo non possa essere usato autonomamente come strumento per divertirsi, creando liberamente suoni, ma solo all’interno dei giochi espressamente previsti per l’accessorio.
Mi risulta che nel set dei tre giochi associate all’accessorio, solo “Bang It! Bop It!” produca suoni di batteria, ma solo eseguendo la serie di percussioni prevista dal gioco. Sbagliare a me sembra veramente facile anche al livello “Easy”. Forse un adolescente sarà più bravo di me ;-).

Negli altri due giochi la batteria non suona come batteria, ma viene utilizzata solo come accessorio da percuotere. In “River Drum Rower” serve per remare (!). In “BunnyBop” bacchette e batteria servono per picchiare in testa gli animaletti, con risultati educativi a mio parere piuttosto discutibili.

In conclusione, per quanto mi riguarda, a parte il malfunzionamento della tastiera, e quello soggettivamente rilevato della batteria, sono talmente deluso che riconfezionerò debitamente i prodotti e proverò a renderli al negoziante. Terrò solo il tablet.

Ho contattato il supporto assistenza, a cui si può accedere anche attraverso la pagina FaceBook: https://www.facebook.com/MeepTabletItalia?fref=ts

Rispondono sempre, cercando di risolvere i problemi che si presentano, quando necessario anche sostituendo i prodotti in garanzia non funzionanti. Prendo atto della cortesia formale dell’assistenza.
Ho constatato piena disponibilità a risolvere positivamente i problemi funzionali che ho rilevato (10 tasti che non funzionano nel piano), ma anche e soprattutto mi pare di poter osservare che non riesco ad intravedere facili e rapide soluzioni per i problemi di carattere strutturale.

La mia personale valutazione conclusiva è che il tablet Meep! Xplore Oregon può costituire una valida risorsa di gioco educativo, non priva però di qualche “problema di gioventù” che mi auguro possa essere superato.

17 febbraio 2013

Si intensifica la pulizia etnica nella Terra di Gesù. Scacciati Mussulmani e Cristiani

[foto d'archivio, non riconducibile nello specifico a tale pratica israeliana]
20.000 bambini separati dalle famiglie nella Gerusalemme occupata.

Israele nega ai bambini il diritto di vivere nella città santa, se uno dei genitori non è residente.

Ramallah: La Commissione Islamico Cristiana per il Supporto di Gerusalemme occupata ha accusato Israele di separare 20.000 bambini palestinesi dalle loro famiglie, negando loro il permesso di vivere con le loro famiglie a Gerusalemme Est occupata.


Parlando a 'Gulf News', Hanna Eisa, che è a capo della Commissione, ha detto che nel negare ai bambini palestinesi il diritto di vivere con le loro famiglie, Israele è impegnata in un chiaro atto di pulizia etnica della città santa.
"A quei ragazzi è stato negato anche il diritto di ottenere la residenza permanente per unirsi alle loro famiglie nella città santa", ha detto.
Eisa ha detto che i figli dei residenti della città santa hanno la residenza permanente in città, ma nel caso in cui uno dei genitori non sia stato un residente di lungo periodo della città, al genitore ed ai bambini viene negato il diritto di ottenere la residenza e la carta d'identità. Israele occupò Gerusalemme Est nella guerra del 1967 e successivamente l'ha annessa come sua "capitale eterna" in una mossa che è stata respinta dalla comunità internazionale.
Ai residenti palestinesi della Gerusalemme occupata vengono dati speciali documenti di identità emessi da Israele che sono diversi da quelli dei palestinesi della Cisgiordania. "Migliaia di uomini e donne di Gerusalemme [occupata], sono sposati con cittadini della West Bank, e questi genitori si trovano di fronte a una miriade di problemi nel tentare di vivere con i loro figli nella città santa", ha detto.
"I governi israeliani hanno tolto ai bambini il loro diritto di vivere con i genitori a Gerusalemme [occupata] e, in molti casi, questo ha costretto i genitori a trasferirsi in Cisgiordania per ottenere il ricongiungimento familiare", ha aggiunto. "Questo è il vero obiettivo di Israele - costringere le famiglie palestinesi fuori dalla città santa", ha detto. "Israele è chiaramente impegnato nell'attuazione di una strategia sistematica basata sul fare di Gerusalemme [occupata] una città ebraica e sta cercando di svuotarla dei suoi abitanti originari palestinesi", ha detto.
Eisa ha avvertito un forte calo della popolazione palestinese nella città di Gerusalemme occupata, incluse le sue parti est e ovest. "L'attuale popolazione della città di Gerusalemme [occupata] è un milione di persone delle quali solo un quarto è palestinese", ha detto. "Israele impone condizioni rigorose e fasciste ai palestinesi residenti per consentire loro di preservare le loro carte d'identità e il diritto di vivere nella città santa."
Se un residente palestinese di Gerusalemme occupata non vive a casa sua per tre anni e non paga la tassa di proprietà israeliana conosciuta come 'Arnona', avrà revocata la sua carta d'identità. Eisa ha messo in guardia per il crescente numero di carte d'identità dei residenti palestinesi di Gerusalemme Est occupata revocate.
"Un totale di 4.577 carte d'identità sono state revocate dal ministero dell'Interno israeliano l'anno scorso, 2012," ha detto. Eisa ha detto che le tasse elevate imposte ai residenti palestinesi hanno costretto un gran numero di loro a trasferirsi nelle città della West Bank. "Nell'anno 2000, c'erano 10.982 residenti palestinesi cristiani nella parte occupata di Gerusalemme.
Ora, solo 5.000 di loro rimangono nella parte occupata di Gerusalemme dopo che più della metà degli abitanti cristiani si è trasferita in altre città della Cisgiordania o è immigrata fuori dalla Palestina, per risparmiarsi le tasse insopportabili israeliane, imposte ai residenti arabi della città santa", ha detto. "Israele impone un'immigrazione volontaria sui residenti cristiani della città santa", ha detto.
"Israele non vuole il cristianesimo al centro della lotta tra l'ebraismo e l'Islam", ha sottolineato. Eisa ha avvertito che le pratiche israeliane a Gerusalemme occupata non coincidono con il diritto internazionale, che vieta alle forze di occupazione di espellere i residenti originari dalle loro aree e quartieri. Israele, d'altra parte, dà ai coloni ebrei il diritto di vivere dove vogliono nella città santa, senza alcun tipo di restrizioni e senza le imposizioni fiscali che esercita sui palestinesi.
 Fonte (Eng):
http://gulfnews.com/news/region/palestinian-territories/20-000-children-separated-from-families-in-occupied-jerusalem-1.1141926
Traduzione a cura di RESTIAMO UMANI
© https://www.facebook.com/pages/RESTIAMO-UMANI/167044623348856