16 ottobre 2012

Orario di palcoscenico



Insegnare significa salire sul palcoscenico davanti a un pubblico pronto a fare gazzarra.
Trasferire concetti e conoscenze, formare competenze, è un lavoro che funziona come uno spettacolo in cui l’attore deve agire con arte e fantasia con una preparazione che ogni volta va rinnovata con lo studio e l’aggiornamento.
Il pubblico dell’insegnante è presente per obbligo e quasi mai per scelta di passione personale.
Nessun attore di teatro è in grado di recitare  ogni giorno per quattro ore, a meno che non si risparmi adeguatamente allungando ritmi, limitando impegno, passione, fiato.
Questo è quello che ora chiede il governo agli insegnanti, imponendo un tempo di insegnamento molto superiore alla media dell’orario di servizio in vigore nel resto dell’Europa, dove peraltro i docenti vengono remunerati in misura superiore.
Un operaio può passare ore a infilare viti negli appositi fori ed a girare cacciaviti e chiavi serrabulloni.
Un insegnante non trova fori predisposti per infilarci concetti.
Non è la stessa cosa.
Quando insegnavo, dopo tre ore di stress, paragonabili secondo me a un combattimento alla guida di un caccia a reazione, ero distrutto.
Poi andavo ad aiutare mio papà in laboratorio, a riparare sci, e per sei ore "mi riposavo".
Credo che quasi nessuno, tra i lavoratori abituati a lavorare in ufficio o in fabbrica otto ore, sia in grado di reggere impunemente 4 ore di insegnamento in prima persona.
In conclusione, le ore non sono tutte eguali.