31 dicembre 2007

Scuola violenta

Un insegnate precario ha deciso di creare un blog dedicato alla violenza nella scuola:
http://lascuolaviolenta.blogspot.it/
Il professor Lovreglio scrive:

"Solo goliardia? Ma in quale altro posto di lavoro, statale o privato, accadono cose di questo genere? In quale altro posto di lavoro la dignità umana e professionale è così calpestata e miseramente derisa?"

"l'idea è sorta partecipando alle discussioni realizzate su alcuni forum internet dedicate alla scuola. Era giunto il momento di rispondere ad alcuni interlocutori, soprattutto giovani studenti, che sul problema delle violenze agli insegnanti evidenziavano atteggiamenti aggressivi del tipo 'i prof se lo sono proprio meritato'. Ho così iniziato a raccogliere da internet gli episodi di bullismo - continua il docente - anche se è riduttivo chiamarli così, nei confronti degli insegnanti, da parte degli studenti, ma anche dei genitori. Lavorando in prima linea in questo campo mi sono subito reso conto della frequenza e delle proporzioni del fenomeno, ma anche del 'sommerso' cioè degli episodi non denunciati: ho così pensato fosse doveroso evidenziare il problema".

18 dicembre 2007

Le lenti magiche di un sogno in attesa del Natale

 

Ho sognato Babbo Natale!

Stava caricando sulla slitta grossi sacchi di juta ma, prima di incitare le sue renne, mi ha sussurrato: «Vado di fretta, questa notte esaudirò il tuo desiderio: porto all'umanità le magiche lenti a contatto che consentiranno a tutti di rivedere il tuo mondo nell’arco delle stagioni. Contenta? Però, sappi che la magia durerà soltanto poche ore».

Nel sogno, mi sentivo stranamente felice. Pensavo ai vecchi cortili, alla vita nei piccoli centri e alle magiche lenti che mostravano grandi e piccini mentre nelle calde sere estive portavano la seggiola fuori dalla porta di casa per sedersi e fare due chiacchiere col nonno di turno godendosi, senza fretta, il calar della sera.

Con le magiche lenti si sarebbero accostati a ruscelli limpidissimi con acqua pura, freschissima. Avrebbero sentito uomini fischiettare per strada, a piedi o in bicicletta, mentre le donne accudivano i loro bimbi e sfaccendavano in casa.
In quell'affresco, scolari diligenti svolgevano i compiti sullo stesso tavolo sul quale la mamma stirava o stendeva, a colpi di mattarello, la pasta per le tagliatelle.
Le notti erano tranquille e tutti si coricavano relativamente presto. «Quando viene il buio non c'è più niente di bello da vedere! ...tutti a nanna!» ripetevano le mamme ai loro figli mentre recitavano le preghiere della sera e al mattino, le finestre restavano spalancate a lungo per far entrare l’aria buona.
I piaceri erano semplici.

Essere onesti e di parola, valeva più del denaro e nessuno pensava di ottenere tutto, ad ogni costo mentre veniva insegnato che «fare il passo più lungo della gamba» era disdicevole. Il parto della cavallina o della capretta aveva nelle campagne, numerosi piccoli spettatori e l'educazione sessuale veniva recepita con la semplice osservazione.

Quando ci si avvicinava ad una cascina si sentiva l'acre odore delle stalle e i bimbi a scuola avevano un grembiule nero, uguale per tutti.
La stima conquistata, come una buona reputazione, era medaglia da esibire con orgoglio. Imparare l’arte, anche solo per metterla da parte, era quasi normale. Chi poteva mandare i figli al mare, in colonia, faceva strane raccomandazioni «Se ti graffi un piedino, mettilo nell’acqua del mare. Guarirà».

Il tempo è scaduto, le magiche lenti hanno perso il loro potere e mi sono risvegliata.
Ad occhi aperti, ho dovuto ammettere che l'idilliaco panorama presentava molte zone oscure. C'era per tutti tanta fatica e poco confort. Le case erano gelide, la miseria era per tutti e la ricchezza per pochi. Ho pensato con gratitudine agli elettrodomestici, al riscaldamento, all'acqua che scorre dai rubinetti, alle automobili, alla luce elettrica, ma riconosco di essere incontentabile.

Vorrei, infatti, poter considerare ancora l'acqua del mare come un naturale disinfettante. Vorrei che tutti gli sforzi dell'ingegno e delle risorse economiche fossero impiegati per ostacolare il deterioramento. Vorrei, tangibile, l'impegno di coloro che hanno il potere di intervenire.

E, soprattutto, vorrei evitare di chiedere in futuro a Babbo Natale: «Porta in regalo a noi e ai nostri figli un po' d'aria buona, pulita, respirabile!».
Vorrei troppo. Lo so. Ma è Natale!

- RENATA MUCCI - Brescia -

28 settembre 2007

Contributo o tassa?

Non me ne ero proprio accorto.
Sembra però che nemmeno i sindacati, i partiti politici ed i media se ne siano accorti.
La famiglie sì.
Qualcuno ha presente le parole:
«Per l'iscrizione e la frequenza alla scuola media non si possono imporre tasse o richiedere contributi di qualsiasi genere» ?

Trattasi del comma 3 art. 176 del Testo unico D.lgs 297/94.
Ebbene... mi risulta che il Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 (mi sembra di ricordare qualcosa che abbia a che fare col cognome Moratti) sia intervenuto abrogando l'intero articolo.
Devo l'illuminazione ad un intervento di Mario Fermante su www.retescuole.net
Ne deduco che le scuole che IMPONGONO un contributo per l’iscrizione esercitano una legittima prerogativa nell'ambito dell'autonomia scolastica.
Un altro passo verso la privatizzazione dei servizi fondamentali dello Stato?
Ma non era pacificamente condivisa l'idea che l'istruzione di base dovesse essere gratuita, tasse, libri e materiale scolastico a parte?
Io capisco che a questo punto le famiglie possono scegliere tra 'costi' di istituzioni scolastiche, proprio come si fa al supermercato.
Mi domando se una famiglia prolifica che abbia tre figli che frequentano la medesima scuola secondaria di primo grado, ha diritto al TRE PER DUE.
Io, ancora per quest'anno, insegno in una scuola IPERDISCOUNT offerta speciale sottoprezzo. :-) ;-)

26 settembre 2007

Divieti e legalità a scuola

Un anno fa e da queste pagine, prima ancora che il tema divenisse un ghiotto argomento per i media, richiamavo attenzione sull'immagine che Youtube dava della scuola italiana:
Il silenzio che resta ed il fracasso sotterraneo dei cellulari.

I panni sporchi si lavano sul web ed i videocellulari sono un comodo strumento per mostrare il peggio compiacendosene.
Dopo il verificarsi di numerosi episodi di scandalo e prevaricazione la soluzione istituzionale fu rapidamente trovata: proibizione dell'uso dei cellulari e tolleranza zero!
Forse non ci si rende conto che il problema sta nella situazione di violenza e sopruso frettolosamente etichettata come bullismo che pervade tutti i livelli della scuola.
Lo strumento tecnologico costituisce solo la forma espressiva del disagio.

Il resto è venuto con la provata inettitudine di un'autorità svuotata di strumenti e resa incapace dai ricatti e dalle procedure.
La legalità in questo Paese sembra essere una pia speranza piuttosto che una prassi condivisa.

Eccoci così a constatare l'impressionante esplosione della videodefecazione scolastica su Youtube.
A un anno di distanza un fenomeno marginale è diventato un modello espressivo dilagante e tacitamente tollerato.

Forse il ministro deve ancora rendersi conto che non servono circolari e siti web ma autorità, autonomia, responsabilità, dignità e rispetto.
Se vogliamo che una nota sul registro continui ad avere il medesimo effetto del foglio di espulsione del clandestino, possiamo andare avanti così: tolleranza zero a parole e sberleffi agli educatori.
Del resto chi governa insegna: chi sbaglia non paga.

04 settembre 2007

Nelle Indicazioni per il curricolo, le competenze ed il mercato cedono il passo ad una scuola integrale

Sto iniziando ora a leggere il documento ufficiale
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

Il contenuto era largamente noto da tempo.
Per quanto riguarda l’ambito disciplinare di insegnante di ex EDUCAZIONE TECNICA e quello dell’informatica ho già espresso alcune perplessità e riserve, anche se condivido l’impianto generale nelle articolazioni di TRAGUARDI ed OBIETTIVI.

Credo che sia importante osservare che il CNPI ha espresso unanimemente parere su queste Indicazioni, quando invece aveva praticamente respinto le indicazioni morattiane...
Qualcosa vorrà pur dire...
Sono rimasto colpito dalla lettura della premessa con cui Giuseppe Fioroni presenta le Indicazioni.
Ritengo che il quadro generale di riferimento sia da considerare rivoluzionario.
Di certo molti insorgeranno e svilupperanno un’aspra opposizione agli indirizzi di fondo.
Certo è che leggo parole che condivido: la scuola della persona, dei valori, della passione, dello stupore, della creatività e del cuore davanti alla scuola delle competenze e del mercato.

...
Una scuola che intende educare istruendo non può ridurre tutto il percorso della conoscenza alla semplice acquisizione di competenze.
...
La scuola deve essere in prima linea nella battaglia contro questo vuoto: un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov'è possibile la trasmissione dei valori che danno appartenenza, identità, passione.
...
ci ostiniamo a pensare a una scuola che non abbia come obiettivo solo l'essere in funzione della richiesta del mercato.
...
La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli insegnanti e persone sono gli allievi.
...


Spero non siano solo parole.
Penso che ci vorrà del tempo per valutare a fondo queste nuove indicazioni ed il quadro culturale in cui si pongono. Credo che si tratti di una sfida che va accolta positivamente.

Nuove Indicazioni Nazionali

Oggi 4 settembre 2007, il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, ha presentato alla stampa le Nuove Indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione.

Pubblicato sul sito web www.istruzione.it l'intero impianto normativo che sembra destinato a cambiare la scuola italiana in un quadro riformatore originale ed innovativo, anche se non mancano certo vigorosi segni di contrarietà tra alcune forze politiche, sociali e della scuola.

Decreto ministeriale del 31 luglio 2007
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/dm_310707.shtml

Direttiva n. 68 del 3/08/2007
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/dir68_07.shtml

Indicazioni per il curricolo
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/dir_310707.pdf

Scheda di presentazione
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/indicazioni_scheda.pdf

Esempi "in pillole"
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/indicazioni_esempi.pdf

29 agosto 2007

Personalizzazione dell'emarginazione

Le nuove INDICAZIONI PER IL CURRICOLO proseguono e sviluppano la promozione della "personalizzazione". L'altra faccia della personalizzazione è l'emarginazione sociale. Desidero proporre un brano tratto dall'articolo "a carica dei 500 in nome della Falcucci" di Mario Pirani, Repubblica del 14 maggio 2007 - pag.18.
Cliccando sul link del titolo si accede alla versione completa.

«... Cosa sta, dunque, ad indicare nello schema ministeriale il riferimento continuo alla "persona", ai "percorsi personalizzati", alla necessità che "i docenti definiscano le loro proposte fin dai primi anni della scolarizzazione in relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini"? La risposta è facile da ricavare. Programmi tarati sulla persona rimettono in causa la questione della uguaglianza dei diritti e quindi del diritto ad una formazione tendenzialmente uguale per tutti, con programmi uguali, tanto più necessari per i più deboli, i meno fortunati socialmente ed economicamente. E cosa significa assecondare le inclinazioni personali, i bisogni e i desideri dei bambini e degli adolescenti? Possibile non si comprenda che i "bisogni" sono proprio il riflesso delle differenze sociali, economiche, ideologiche? E questi bambini che esprimono il "bisogno" di trastullarsi tutto il tempo, di giocare con la playstation o di interessarsi solo a certi argomenti, possibilmente non impegnativi? Sarebbero quindi, gli insegnanti e le singole scuole nella loro autonomia a decidere cosa è bene per uno e cosa è bene per l'altro? O bisognerebbe assecondare ciò che chiedono gli allievi, secondo il principio che la scuola è "un'azienda" e gli studenti sono, quindi, "clienti" che hanno sempre ragione?»

C'è posta per te

C'è posta per te, caro docente.
Le nuove "INDICAZIONI PER IL CURRICOLO" stanno per essere consegnate ad ogni insegnante. ItaliaOggi ed altre fonti di informazioni annunciano l'arrivo, previsto per i primissimi giorni settembre, di un volumetto di circa 60 pagine.
La pubblicazione presenta le indicazioni destinate a sostituire, ancora una volta in via sperimentale e provvisoria, le indicazioni nazionali nate insieme alla riforma Moratti.
Forse la costosa soluzione di comunicare per via cartacea è stata scelta per evitare le ricorrenti comode scuse di quanti si professano ostinatamente ignoranti nelle nuove tecnologie.
Il contenuto dovrebbe corrispondere interamente alla bozza da tempo nota:
http://www.foruminsegnanti.it/images/materiali/NIN_testo110707.pdf

Pedagogisti, esperti, dirigenti scolastici e semplici docenti hanno ripetutamente espresso critiche, specialmente in relazione agli ambiti disciplinari storici e scientifici.
L'intervento di Rolando Dondarini
http://www.retescuole.net/contenuto?id=20070828232835
esprime una delusione condivisa da un ampio settore di operatori della scuola:
".... In questi mesi ho avuto numerosi contatti - ma forzatamente fugaci data la mia mancanza di entrature adeguate - con esponenti delle commissioni parlamentari e con componenti dell'entourage ministeriale e l'impressione è stata per l'appunto di una competenza vaga e approssimativa in cui si insinuano con pieno agio sia i sostenitori dei vecchi slogan che avrebbero voluto addirittura un solo ciclo cronologico sia le istanze di coloro che non vogliono mutare le indicazioni morattiane."

Per quanto riguarda TECNOLOGIA risultano scomparsi contenuti fantasiosi, improbabili ed assurdi.
Tutto appare essenziale e semplificato.
Interessante considerare la determinazione precisa di "traguardi".
I traguardi sono posti alla fine di percorsi.
Sembra chiaro che non possono esistere obblighi inderogabili.
Al traguardo ci arriva, presto o tardi, chi ce la fa.
Per quanto sia auspicabile che tutto giungano al traguardo, è comprensibile che qualche sfortunato si trovi costretto a prendere atto di obiettive impossibilità.
Sarebbe infatti disonesto ed odioso certificare competenze mai effettivamente acquisite.

Gli "obiettivi" risultano espressi in modo chiaro, semplice e preciso.
l'informatica si conferma come ambito formativo trasversale alle discipline.
Nel triennio gli obietti strettamente correlati all'informatica restano sostanzialmente:
- Conoscere gli elementi basilari che compongono un computer e le relazioni essenziali fra di essi.
- utilizzare strumenti informatici e di comunicazione per elaborare dati, testi e immagini e produrre documenti in diverse situazioni.
- Conoscere l’utilizzo della rete sia per la ricerca che per lo scambio delle informazioni.
Pensando che le indicazioni morattiane parlavano di sistemi biodigitali e linguaggi di programmazione... Forse si può tirare un sospiro di sollievo.
Le tre ore di cattedra sono ormai un ricordo e perseguire obiettivi semplificati nell'arco del triennio risulta una ragionevole necessità.

Credo che anche la valutazione possa svilupparsi in modo più efficace.
La costruzione di una semplice scheda personalizzata, con obiettivi e traguardi per il triennio, dovrebbe risultare agevole.
Docenti, allievi e famiglie potrebbero in questo modo, attraverso l'impiego e la consultazione di una semplice griglia, visualizzare in modo chiaro ed immediato ogni situazione individuale.

Il quadro generale può apparire elementare rispetto alle ambizioni che l’EDUCAZIONE TECNICA aveva coltivato.
Strumenti, risorse, orario di insegnamento... sono quelli che sono.
Forse queste riduttive ma oggettivamente realistiche "INDICAZIONI PER IL CURRICOLO" sono esattamente "quello che possiamo fare" ora ed in questa povera scuola.
Una sfida da raccogliere con coraggio.

20 luglio 2007

Perché ci meritiamo le nuove indicazioni per il curriculum

La scelta convergente di politica scolastica dei due schieramenti politici sembra condurre verso una scuola "light". Meno ore, meno insegnanti, meno contenuti.
Per elementare coerenza abbiamo ora obiettivi e traguardi ridotti.

Un tempo la scuola pubblica coltivava l'ambizione di concorrere all'elevazione del livello culturale di una nazione, ponendosi sfide talvolta ambiziose.
Attualmente la scuola si è adattata ad inseguire la percezione soggettiva del "diritto al successo scolastico" nutrito congiuntamente dalla singola famiglia e dal singolo allievo.
Questa concezione privata di "personalizzazione" si oppone spesso all'idea di servizio che gli insegnati perseguono ponendo la persona al centro del progetto educativo.
"Personalizzare" significa troppo frequentemente, per famiglie ed allievi, fornire incondizionata approvazione gratificante per qualsiasi livello di impegno, comportamento e prestazione scolastica sviluppata dal singolo.
In questo ambiente culturale i vecchi programmi scolastici hanno perso senso e valore.
L'eterogenea e macchinosa proposta delle indicazioni morattiane è risultata per tanti docenti sostanzialmente inapplicabile.

L'impotenza oggettiva a raggiungere mete elevate e risultati progressivi , generata da molteplici fattori tra cui ha decisivo rilievo l'indisponibilità di risorse umane e finanziarie, sta conducendo all’affermarsi della convinzione che una nuova rimodulazione al basso degli obiettivi possa costituire una soluzione accettabile.

Ora, in queste condizioni di lavoro, con queste classi, in questo ambiente sociale, la scelta del ripiegamento educativo e didattico si sta imponendo come logica conseguenza della situazione.

Consolanti parole d'ordine e incoraggianti dichiarazioni di principio vengono esibite per coprire un'autentica sconfitta.

Eliminato, trascurato, banalizzato... sono alcuni dei termini che ricorrono nelle critiche immediatamente sollevate dalla lettura dei traguardi e degli obiettivi presenti nelle "nuove indicazioni per il curriculum".

Vero. Purtroppo ciò risulta rispondere in modo efficace alla realtà concreta.

Superamento della selezione ed inclusione non possono essere conseguiti nelle condizioni attuali.
Accontentiamoci dunque di questi nuovi traguardi ed obiettivi.
Abbassiamo ancora una volta l'asticella del salto, allarghiamo e spianiamo il percorso.

Forse dobbiamo rassegnarci a diventare tutti un po' più ignoranti, rozzi ed egoisti per vivere più serenamente in una società in cui persona e branco tendono a confondersi progressivamente.

14 luglio 2007

Nuove indicazioni per il curricolo

Il Ministero della Pubblica Istruzione non finisce mai di stupirmi.
Propongo la dicitura MISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE.
Ora abbiamo la bozza delle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (sperimentali).
Il documento è scaricabile dalla sezione download di http://www.leonessa.net/educazione_tecnica-tecnologia

Resto allibito.

« La tecnologia da un lato studia e progetta i dispositivi, le macchine e gli apparati che sostengono l’organizzazione della vita sociale;»
Le macchine sostengono l’organizzazione della vita sociale?
Rimango sconvolto dalla rivelazione.
Controllo sul mio Zingarelli e tiro un sospiro di sollievo.
Temevo di avere insegnato bestialità per oltre trent'anni :-) ;-)
Signori estensori delle nuove INDICAZIONI PER IL CURRICOLO... non so se siete al corrente che esistono libri che riportano in copertina la dicitura "DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA". La consultazione di questi testi permette, a volte, di evitare figure vergognose.
Signor ministro... perché non le è venuta l'idea di estrarre a caso un docente qualsiasi di tecnologia in tutta Italia per scrivere qualcosa di meno fantasioso?

« dall'altro studia e progetta nuove forme di controllo e gestione dell'informazione e della comunicazione (informatica in senso lato).»

Dunque la tecnologia, cari signori, sarebbe secondo voi bifronte come un foglio e come una medaglia: giro la tecnologia e trovo l'informatica!
L’informatica, sempre secondo quanto scrivete, avrebbe il ruolo di sviluppare "nuove forme di controllo e gestione dell'informazione e della comunicazione".
Non bastano le numerose forme di censura e di limitazione alla libera espressione ?
Non bastano normative, leggi, adempimenti burocratici, siae, privacy, ordine dei giornalisti, tabulati telefonici, intercettazioni, servizi segreti, monopoli editoriali... televisivi...?
Bisogna ancora studiare e progettare nuove forme di controllo e gestione dell'informazione e della comunicazione?

Mi astengo dal commentare il resto:
V E R G O G N A T E V I !!!

... avevamo programmi scolastici che il mondo ammirava e studiava come esempio.
Cancellare lo sfascio morattiano e ripristinarli sarebbe stato troppo semplice, pratico ed intelligente?

12 maggio 2007

NIN: programmi light per competere con il mondo

In Italia si riducono le ore di scuola e nelle professionali si taglia la formazione specifica di specializzazione.
Intanto in oriente le università sfornano ingegneri in quantità impensabile....
Ecco qui plotoni di infermiere che giurano impegno (fonte:www.corriere.it) ...

Giuramento di impegno di infermiere cinesi (fonte:www.corriere.it)

Lady Mozart è nata in Malesia:


Coraggio, scuola italiana! Ti aspettano le Nuove Indicazioni Nazionali (NIN) in versione LIGHT !

17 aprile 2007

Le indicazioni nazionali dietro l'angolo

Il Coordinamento Docenti di Educazione Tecnica si associa incondizionatamente alle proposte formulate dall’ A.N.I.A.T. a tutela e promozione della cultura tecnologica nella scuola italiana.
La normativa relativa alle nuove indicazioni nazionali ed al quadro orario che il ministero si appresta a formulare deve tenere conto delle esigenze imposte dalla sfida di una società sempre più tecnologica ed informatizzata.
Valorizzare le professionalità esistenti all’interno della scuola, sviluppate con l’impegno del personale aggiornamento e della continua innovazione didattica di ogni docente è un dovere da perseguire: non nei confronti di una categoria ma come risposta ai bisogni formativi degli adolescenti.
Didattica di tecnologia ed elementi di informatica supportata da un’offerta oraria adeguata a livello nazionale; obiettivi e competenze disciplinari formulati con responsabile professionalità: questi sono gli elementi irrinunciabili per rendere la nostra scuola competitiva nel mondo.

14 aprile 2007

Il curricolo nella scuola dell'autonomia

Il 3 aprile 2007 il Ministro della Pubblica Istruzione ha presentato il documento quadro di carattere generale “Cultura scuola persona. Verso le indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione”.
Sul sito web del ministero è stata pubblicata una brochure che illustra i riferimenti guida elaborati con il determinante contributo del filosofo e sociologo francese Edgar Morin.

Fra i documenti proposti alla riflessione di una cerchia forse troppo ristretta di autorevoli personalità della cultura e della scuola figura il documento "Il curricolo nella scuola dell'autonomia" predisposto dalla Commissione Ceruti.

http://www.anisn.it/matita_allegati/doc/curricolo%20scuola%20autonomia.doc

Il Ministero sta, in questi giorni e con una certa premura, raccogliendo i pareri di Associazioni e Sindacati.

Non tutti gli elementi fondanti di questo articolato documento sembrano destinati ad ottenere immediato e convergente consenso.
Per esempio (ORIENTAMENTI PER L’AZIONE DIDATTICA) ...

«Le modalità attraverso le quali promuovere lo sviluppo delle competenze rientrano nella autonomia delle scuole e dei docenti, soprattutto per quanto riguarda le scelte di ordine didattico e organizzativo. ...
... l’articolazione dei tempi dedicati ai laboratori o ad altre attività progettate, i tipi e i modi delle corresponsabilità previste in relazione alla conduzione delle attività didattiche di aula e di laboratorio, con il gruppo classe o con gruppi diversamente formati, tutto questo attiene all’autonomia progettuale della scuola e trova i suoi criteri esplicitati nel Piano dell’Offerta Formativa.
Non spetta al Ministero prescrivere come organizzare la didattica e come distribuire le responsabilità all’interno della scuola, nei rapporti tra docenti, con gli alunni o con i genitori. »

Questo significa che in ogni scuola d’Italia sarà il Collegio Docenti, A MAGGIORANZA (con tutte le conseguenze che ciò comporta per le discipline a rappresentanza debole), a stabilire “chi vince e chi perde” tra tutte le discipline e tra ciascun docente?

Ed ancora ...

«Spetta poi ad ogni istituzione scolastica meglio specificare gli obiettivi da raggiungere, eventualmente integrando la gamma degli insegnamenti proposti agli studenti, prestando particolare attenzione alle specificità del contesto di riferimento, alle attese e ai problemi che lo caratterizzano, alle risorse che si possono utilizzare.. Questo, comporta il possibile arricchimento del monte-ore di alcuni insegnamenti già previsti a livello centrale, l’utilizzazione della flessibilità oraria consentita, l’introduzione di modalità organizzative che si ritengono più rispondenti agli scopi. »

L’arricchimento del monte-ore di alcuni insegnamenti già previsti a livello centrale non comporta il conseguente impoverimento per altri insegnamenti?
Non si corre forse il rischio che le discipline numericamente più rappresentate in Consiglio di Istituto assumano delibere a favore ed a tutela delle proprie posizioni (a danno di altri), con le immaginabili conseguenze didattiche?
Andiamo avanti, senza ripensamenti, verso la disintegrazione della politica scolastica nazionale?

07 aprile 2007

Prof in trincea

Il CORRIERE DELLA SERA offre un'opportunità per puntare finalmente i riflettori sull'impegno traboccante di forza, coraggio ed amore di tanti uomini e donne vere che hanno messo al centro della loro vita la scuola: Prof in trincea.

03 aprile 2007

Le indicazioni nazionali si trasformano

Presentato il documento culturale che costituisce il quadro di riferimento per la scuola italiana di base.
Iniziato il percorso verso le indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia
e per il primo ciclo di istruzione.
Le parole chiave a cui si richiama l'azione rinnovatrice sono: cultura, scuola, persona.
Sul sito web del Ministero della Pubblica Istruzione, in HomePage, sono pubblicati gli interventi del ministro Fioroni, l' intervento di Edgar Morin ed i dettagli estesi.
Pronta anche una "brochure" che necessita di uno studio approfondito.
Al primo impatto il documento ha sollevato molti consensi ma anche dubbi e preoccupazioni che derivano dalla mancata definitiva soluzione di vecchie ambiguità.
Le premesse moriniane ...
(hei! rinvendico di esere il primo! Il neologismo è mio! ;- :-))
... sembrano largamente condivisibili, anzi proprio entusiasmanti.
Anche le premesse morattiane erano stupende.
Purtroppo ne uscirono le indicazioni nazionali ed il quadro orario che conosciamo.
Il quadro culturale di riferimento è quello della fusione.
Sono pienamente convinto della validità di questo modo di vedere e di pensare: come educatore, come studioso e come cittadino.
Come insegnante, sono invece preoccupato dalla decisa presa di distanza dalle specializzazioni disciplinari.
Non vorrei che fusione ed integrazione si risolvessero poi semplicisticamente a colpi di accorpamenti.

29 marzo 2007

Nuove Indicazioni Nazionali

Il 3 aprile il ministro Giuseppe Fioroni presiederà alla presentazione della parte generale (premessa) delle nuove indicazioni nazionali per le scuole italiane.
Totò diceva: zitto zitto, quacchio quacchio...
Ma non si doveva voltare pagina?
Gli uomini e le donne della scuola che si sentono orgogliosi servitori dello Stato non vorrebbero essere considerati sudditi senza diritti.
Invece, ancora una volta e con un incredibile schiaffo alla dignità professionale, dobbiamo prendere atto di decisioni nate dentro a segrete e riservatissime stanze.
Almeno la Moratti aveva allestito un simulacro di consultazione!
Una finzione... ma almeno quella!
Molti degli insegnanti ed elettori che si sentono traditi sembrano esprimere sul web la medesima sconvolgente conclusione: RIVOGLIAMO LA MORATTI !

26 marzo 2007

Certificazione dei livelli di competenza

Nella sezione download del sito web del
Coordinamento Docenti di Educazione Tecnica
è disponibile un documento proposto come ipotesi di lavoro per la certificazione dei livelli di competenza.
La bozza contiene anche proposte per lo svolgimento della prova scritta di matematica ed elementi di scienze e tecnologia.
Ciascuno è pregato di fornire il suo contributo anche attraverso il
forum di discussione relativo a questo argomento.

15 marzo 2007

I cellulari e la scuola: il decalogo

Il ministero della Pubblica Istruzione interviene per normare l'uso dei cellulari a scuola e prospetta la stesura di un "patto sociale di corresponsabilità" tra famiglia ed istituzione scolastica.
Sul sito web www.istruzione.it è disponibile un documento sotto forma di decalogo.
La presa di posizione è decisamente apprezzabile. Purtroppo il problema non è di semplice soluzione perché non risulta possibile verificare concretamente se il cellulare viene effettivamente tenuto acceso o spento.
Mi sembra un po' come vietare di usare pistole a scuola: non è vietato portarle... è vietato tenerle cariche col colpo in canna.
Cosa facciamo quando gli allievi si oppongono al controllo?
La soluzione sta esclusivamente nell'adozione di rigidi regolamenti di istituto che sanzionino l'opposizione al controllo come implicita violazione della disposizione.

09 marzo 2007

Problemi di scuola? Arriva la pillola!

Se la scuola diventa sempre più uno dei luoghi della follia quotidiana... è in arrivo il rimedio!
Per tenerci al passo con le nazioni più progredite, ecco che si apre una nuova opportunità chimica.
L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha infatti approvato l'autorizzazione all'immissione in commercio di 39 nuovi medicinali tra cui il RITALIN. Il discusso farmaco è utilizzato nel trattamento della sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Siamo sicuri che non fossero più sane due bacchettate sulle mani?
Beppe Grillo propone qualche riflessione sulla questione e sulla scuola della riforma in genere... Cliccare per credere! :-) ;-)

13 febbraio 2007

Farisei

Prosegue la campagna di compiaciuta scandalizzazione della scuola italiana.
Ormai i giornalisti hanno capito che basta tenere monitorato Youtube per pescare ogni tanto una ghiotta provocazione.
Ecco così "Lecce, la prof si fa toccare dagli studenti"
( http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/13/lecce.shtml )
ed il boccaccesco (terza media!) "Filmavano le compagne in spogliatoio"
( http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo348741.shtml )
Il ministro Fioroni ha sentito il bisogno di ricordarci che abbiamo gli strumenti per intervenire.
Quali? La sospensione con obbligo di frequenza?

Lo sfascio quotidiano è però ancora modestamente nazional-popolare.
Ancora dobbiamo adeguarci allo standard europeo.
I francesi sono molto più avanti di noi.... mettono online direttamente le legnate alle professoresse:
http://www.youtube.com/watch?v=Xs0eKlV2KrM

08 febbraio 2007

Un sospiro di sollievo!

Cesare Leone (ANIAT), appena ha avuta in mano la bozza della circolare organici, si è subito attivato per limitare i danni.
La temuta omissione di ogni riferimento specifico alla TECNOLOGIA / EX-EDUCAZIONE TECNICA sembra scongiurata.
Il rappresentante UIL si è premurato di confermare che nell'incontro di oggi 8 febbraio con Il Direttore Generale del Personale della Scuola: Dr. Giuseppe Cosentino, si è chiarita la situazione.
Il paragrafo relativo alla conferma dell'orario di cattedra è stato reintrodotto.

La circolare iscrizioni per il 2007-2008 infatti disponeva già:

Per l'anno scolastico 2007/2008, tenuto conto di quanto previsto dall' articolo 14 del decreto legislativo n. 59/2004 e dalla legge 12 luglio 2006, n. 228, art. 1, comma 7, che ha prorogato all'a.s. 2008/09 la messa a regime della scuola secondaria di primo grado, restano confermati, per tutte le classi, i criteri di costituzione dell'organico fissati dal DPR 14 maggio 1982, n. 782 e successive modifiche e integrazioni.

Conclusione: "ancora per quest'anno" tiriamo un sospiro di sollievo!

07 febbraio 2007

Menù: spezzatino... Ancooooraaaaaaa!??

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00655
presentata da

ROSALBA BENZONI

giovedì 1 febbraio 2007 nella seduta n.102

BENZONI, GHIZZONI e SASSO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:

nella nota di indirizzo trasmessa alle scuole all'inizio del corrente anno scolastico veniva definito il 2006/2007 come «anno ponte» in vista di provvedimenti attesi dal mondo della scuola e annunciati dal governo all'avvio della legislatura;

in particolare si esprimeva in quel documento, specialmente nel paragrafo riguardante l'autonomia organizzativa, in conformità a numerosi interventi di esponenti del governo, l'orientamento a ricondurre l'orario scolastico e il progetto formativo delle scuole primarie e secondarie di primo grado alla unitarietà che era stata spezzata dalle norme introdotte dalla legge n. 59 del 2004, con la distinzione tra attività curricolari e attività opzionali e facoltative, scelte dalla famiglia;

contrariamente alle aspettative determinate dalle predette dichiarazioni e note di indirizzo, la circolare n. 74 del dicembre 2006 relativa alle iscrizioni per l'anno scolastico 2007/2008 riafferma i modelli organizzativi e orari previsti dalla legge suddetta (27 h + 3 nella scuola primaria e 29 h + 4 nella secondaria di primo grado), ribadendo una secca divisione per i due tipi di attività anche per il prossimo anno e allontanando la prospettiva riformatrice;

detta circolare è stata accolta con forte senso di delusione dagli operatori della scuola che più avevano creduto nella possibilità che le disposizioni relative alle iscrizioni venissero accompagnate da indicazioni e norme orientate verso il ripristino di modalità organizzative e schemi orari propri di un'offerta formativa unitaria e integrata, con tempi di apprendimento distesi e adatti alle esigenze psicologiche e pedagogiche;

la netta distinzione tra ore curricolari e ore facoltative sta determinando, in molte realtà scolastiche, l'introduzione di orari che prevedono le attività curricolari collocate solo nella fascia antimeridiana, mentre nella fascia pomeridiana vengono previste esclusivamente attività facoltative e attività di assistenza scolastica, organizzate da soggetti esterni e spesso con oneri a carico delle famiglie;

a giudizio degli interroganti, tali modelli sono totalmente estranei ad una scuola a misura di alunno e dei suoi ritmi di apprendimento e determinano affaticamento e diminuzione dell'efficacia dell'attività didattica curricolare -:

come si intenda procedere per orientare le scuole verso forme organizzative e schemi orari coerenti con le caratteristiche e gli obiettivi di una scuola integrata, con le esigenze educative e psicologiche degli alunni, con le metodologie che garantiscono buona qualità dell'offerta formativa e delle relazioni educative. (5-00655)

25 gennaio 2007

Scriviamo al Ministro

Con l'intento di sbloccare la situazione della disciplina TECNOLOGIA (ex EDUCAZIONE TECNICA), un gruppo di colleghe e colleghi ha pensato di scrivere al Ministro Fioroni una lettera.
Ci siamo confrontati via email ed ora desideriamo allargare a tutti la discussione.
Il risultato è una proposta destinata ad accogliere i contributi di tutte le colleghe ed i colleghi che vogliono intervenire.
Ci auguriamo di concordare rapidamente un testo che verrà sottoposto all'approvazione di tutti gli inscritti alla mailing-list di EDUCAZIONE TECNICA. Seguirà una votazione on-line.
Il testo approvato, verrà quindi inviato al ministro Fioroni come prodotto collettivo del COORDINAMENTO DOCENTI DI EDUCAZIONE TECNICA.
La bozza della lettera è disponibile sul forum all’indirizzo
http://www.leonessa.net/educazione_tecnica-tecnologia/index.php?name=MDForum&file=viewtopic&t=27
Inserite i vostri interventi e proponete modifiche utilizzando il forum.