28 settembre 2007

Contributo o tassa?

Non me ne ero proprio accorto.
Sembra però che nemmeno i sindacati, i partiti politici ed i media se ne siano accorti.
La famiglie sì.
Qualcuno ha presente le parole:
«Per l'iscrizione e la frequenza alla scuola media non si possono imporre tasse o richiedere contributi di qualsiasi genere» ?

Trattasi del comma 3 art. 176 del Testo unico D.lgs 297/94.
Ebbene... mi risulta che il Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 (mi sembra di ricordare qualcosa che abbia a che fare col cognome Moratti) sia intervenuto abrogando l'intero articolo.
Devo l'illuminazione ad un intervento di Mario Fermante su www.retescuole.net
Ne deduco che le scuole che IMPONGONO un contributo per l’iscrizione esercitano una legittima prerogativa nell'ambito dell'autonomia scolastica.
Un altro passo verso la privatizzazione dei servizi fondamentali dello Stato?
Ma non era pacificamente condivisa l'idea che l'istruzione di base dovesse essere gratuita, tasse, libri e materiale scolastico a parte?
Io capisco che a questo punto le famiglie possono scegliere tra 'costi' di istituzioni scolastiche, proprio come si fa al supermercato.
Mi domando se una famiglia prolifica che abbia tre figli che frequentano la medesima scuola secondaria di primo grado, ha diritto al TRE PER DUE.
Io, ancora per quest'anno, insegno in una scuola IPERDISCOUNT offerta speciale sottoprezzo. :-) ;-)

26 settembre 2007

Divieti e legalità a scuola

Un anno fa e da queste pagine, prima ancora che il tema divenisse un ghiotto argomento per i media, richiamavo attenzione sull'immagine che Youtube dava della scuola italiana:
Il silenzio che resta ed il fracasso sotterraneo dei cellulari.

I panni sporchi si lavano sul web ed i videocellulari sono un comodo strumento per mostrare il peggio compiacendosene.
Dopo il verificarsi di numerosi episodi di scandalo e prevaricazione la soluzione istituzionale fu rapidamente trovata: proibizione dell'uso dei cellulari e tolleranza zero!
Forse non ci si rende conto che il problema sta nella situazione di violenza e sopruso frettolosamente etichettata come bullismo che pervade tutti i livelli della scuola.
Lo strumento tecnologico costituisce solo la forma espressiva del disagio.

Il resto è venuto con la provata inettitudine di un'autorità svuotata di strumenti e resa incapace dai ricatti e dalle procedure.
La legalità in questo Paese sembra essere una pia speranza piuttosto che una prassi condivisa.

Eccoci così a constatare l'impressionante esplosione della videodefecazione scolastica su Youtube.
A un anno di distanza un fenomeno marginale è diventato un modello espressivo dilagante e tacitamente tollerato.

Forse il ministro deve ancora rendersi conto che non servono circolari e siti web ma autorità, autonomia, responsabilità, dignità e rispetto.
Se vogliamo che una nota sul registro continui ad avere il medesimo effetto del foglio di espulsione del clandestino, possiamo andare avanti così: tolleranza zero a parole e sberleffi agli educatori.
Del resto chi governa insegna: chi sbaglia non paga.

04 settembre 2007

Nelle Indicazioni per il curricolo, le competenze ed il mercato cedono il passo ad una scuola integrale

Sto iniziando ora a leggere il documento ufficiale
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO

Il contenuto era largamente noto da tempo.
Per quanto riguarda l’ambito disciplinare di insegnante di ex EDUCAZIONE TECNICA e quello dell’informatica ho già espresso alcune perplessità e riserve, anche se condivido l’impianto generale nelle articolazioni di TRAGUARDI ed OBIETTIVI.

Credo che sia importante osservare che il CNPI ha espresso unanimemente parere su queste Indicazioni, quando invece aveva praticamente respinto le indicazioni morattiane...
Qualcosa vorrà pur dire...
Sono rimasto colpito dalla lettura della premessa con cui Giuseppe Fioroni presenta le Indicazioni.
Ritengo che il quadro generale di riferimento sia da considerare rivoluzionario.
Di certo molti insorgeranno e svilupperanno un’aspra opposizione agli indirizzi di fondo.
Certo è che leggo parole che condivido: la scuola della persona, dei valori, della passione, dello stupore, della creatività e del cuore davanti alla scuola delle competenze e del mercato.

...
Una scuola che intende educare istruendo non può ridurre tutto il percorso della conoscenza alla semplice acquisizione di competenze.
...
La scuola deve essere in prima linea nella battaglia contro questo vuoto: un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov'è possibile la trasmissione dei valori che danno appartenenza, identità, passione.
...
ci ostiniamo a pensare a una scuola che non abbia come obiettivo solo l'essere in funzione della richiesta del mercato.
...
La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli insegnanti e persone sono gli allievi.
...


Spero non siano solo parole.
Penso che ci vorrà del tempo per valutare a fondo queste nuove indicazioni ed il quadro culturale in cui si pongono. Credo che si tratti di una sfida che va accolta positivamente.

Nuove Indicazioni Nazionali

Oggi 4 settembre 2007, il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, ha presentato alla stampa le Nuove Indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione.

Pubblicato sul sito web www.istruzione.it l'intero impianto normativo che sembra destinato a cambiare la scuola italiana in un quadro riformatore originale ed innovativo, anche se non mancano certo vigorosi segni di contrarietà tra alcune forze politiche, sociali e della scuola.

Decreto ministeriale del 31 luglio 2007
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/dm_310707.shtml

Direttiva n. 68 del 3/08/2007
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/dir68_07.shtml

Indicazioni per il curricolo
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/dir_310707.pdf

Scheda di presentazione
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/indicazioni_scheda.pdf

Esempi "in pillole"
http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/indicazioni_esempi.pdf