16 febbraio 2014

IL TEST DEL MANUALE DELLA MAMMA.


Sei abbastanza tosta per essere una Mamma?
No? Allora puoi essere un Papà ;-)
Stavo passeggiando con mia figlia di quattro anni. Improvvisamente lei afferrò qualcosa da terra e se lo portò alla bocca. Glielo tolsi subito dalle mani, dicendo che non doveva fare cose del genere.

“Perché?” mi chiese ingenuamente.
 “Perché era a terra: non sai da dove viene, è sporco e probabilmente pieno di germi”.
 

A questo punto mia figlia mi gratificò di uno sguardo traboccante di ammirazione e chiese “Mamma, come fai a sapere tutte queste cose? Sei veramente intelligente!”.

Pensai rapidamente a cosa potevo rispondere e dissi: “Tutte le mamme lo sanno: è scritto nei Test del Manuale della Mamma. Devi impararlo bene, altrimenti non ti lasceranno diventare una Mamma”.

Mia figlia camminò in silenzio ancora per qualche minuto: era evidente che stava meditando su questa nuova informazione. “Ho capito!” proruppe raggiante, “Così, se non passi il Test, ti tocca essere Papà”. “Esattamente”, confermai sorridendo soddisfatta.

Libera traduzione da un post FB di una mamma americana by Gabriele Chiesa (Creative Commons BY 4.0)

09 febbraio 2014

Rapporti di affetto/amore tra minori ed adulti

Il telegiornale racconta che Save the Children ha commissionato a Ipsos un’indagine da cui risulta che il 38% (di adulti) ritiene accettabili i rapporti sessuali minori-adulti.

Dal Corriere della Sera:
Sesso con minori, per 1 italiano su 3 “accettabile”. Indagine choc di Save the Children"

Il fenomeno è in sé preoccupante, prescindendo da percentuali sbandierate a vanvera.
I media "ci vanno a nozze" ogni  volta che una notizia o una ricerca statistica si presta a fare grossi titoli scandalistici. Ho cercato di capire quali erano state le domande effettivamente poste al campione di intervistati ed il senso di alcuni dati. Il questionario, da quello che ho capito, è centrato sull'attività svolta sul web e nelle comunità in rete.

Considerando i dati rilevati, ho iniziato a pormi qualche domanda..
Personalmente pratico la regola di non richiedere mai l'amicizia, per esempio in FaceBook. Se mi viene richiesta da chi non conosco, mando un messaggio privato chiedendo "ci conosciamo?" e decido secondo la risposta. Frequentemente in passato è accaduto che mi venisse richiesta l'amicizia da parte di minori con cui avevo relazioni come insegnante. Ancora oggi mi accade per via dei corsi che tengo. Talvolta mi viene richiesta l'amicizia FaceBook da amici di questi minori perché sono interessati a determinati contenuti come per esempio la tecnica fotografica.
Cosi accade che nei miei contatti ci siano addirittura (!) minori che non conosco direttamente, come accade certamente a sacerdoti esemplari.

Mi domando, per esempio, se è opportuno per un catechista adulto accettare certe richieste di amicizia virtuali. Occupandomi di fotografia, ho strumenti per verificare oggettivamente la minore età di chi segue i miei corsi e chiede di avere un contatto virtuale?

Eppure il questionario sembra, ma posso sbagliarmi, fare di molte e diverse erbe un unico fascio. Insomma potrei essere inconsapevolmente finito pure io tra i reprobi.
Di certo dovrei concludere che ho amicizie poco raccomandabili.
Anzi che in tanti casi nemmeno ne ho la consapevolezza, dal momento che identità ed età sono un fatto che sul web resta decisamente opinabile.

Ripeto, la questione è scottante e il fenomeno preoccupante, ma prima è bene leggersi bene da dove sono state estrapolate le conclusioni ed esercitare il dubbio che argomenti così importanti non possono trovare affrettate conclusioni semplicistiche, anche se scandalosamente ghiotte per chi è sempre in cerca di mostri da sbattere in prima pagina.

Ne approfitto per raccontare qui il mio disagio ogni volta che un minore, con uno slancio di affetto mi butta le braccia al collo e magari pure mi bacia (udite, udite! anche in oratorio!).
In decenni di professione di insegnante ho imparato ad irrigidirmi sull’attenti.
Così da chi è più grandicello/a  mi becco un “profe, che fa?”
Dovrei  rispondere: “cerco di evitare una denuncia”.

A mio modesto parere l’indagine Ipsos, affianca ambiguamente i rapporti di affetto tra minori ed adulti e i rapporti sessuali tra i medesimi.
In una delle voci del questionario impiega  l’espressione “intrattenere un rapporto di affetto/di amore”.
Non ritengo che un atteggiamento del genere debba essere sempre ed automaticamente considerato come inammissibile.
Ci sono carezze e carezze.

A chi torna comodo condannare i giusti, fare confusione ha sempre fatto comodo.
Un bel titolone scandalizzato in prima pagina non si nega mai ai mostri, specialmente se ciò serve ai veri mostri che seminano fame e morte.

Le armi di distrazione di massa si vendono sempre bene.

Qui il documento di sintesi sulla ricerca Ipsos:

http://risorse.savethechildren.it/files/comunicazione/Ufficio%20Stampa/Safer%20Internet%20Day%20-%20Interazioni%20sessuali%20adulti-minori%20a%20partire%20da%20Internet.pdf