A forza di gridare il nostro sdegno per la cancellazione di un terzo dell'orario di tecnologia, sembra che qualche risultato stia arrivando.
I media iniziano a rendersi conto che la disintegrazione di ogni forma di compresenza nella scuola elementare e media comporta la scomparsa di ogni forma di attività laboratoriale.
Oggi lunedì 23 febbraio i giornali radio RAI ne hanno parlato, facendo espresso riferimento all'ora finora tradizionalmente utilizzata dai docenti di Educazione Tecnica (ora tecnologia) per svolgere attività di laboratorio informatico. Questa opportunità risulta cancellata a partire dall'anno scolastico 2009-2010.
"La Repubblica" (rubrica SCUOLA & GIOVANI) dedica alla questione un intero articolo:
"A scuola Internet non è una priorità"
www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scuola...rmatica-ridotta.html.
Immagino che il ministero preciserà che l'insegnante di tecnologia può comunque continuare a promuovere l'apprendimento dell'informatica. Peccato che il suo orario di insegnamento sia stato ridotto di un terzo.
Le Faq (rispote alle domande più frequenti) presenti nel sito del ministero dimostrano la preoccupazione delle famiglie.
"Con il taglio delle compresenze, mio figlio potrà continuare a fare il laboratorio di Informatica?"... domanda un genitore.
Ecco, al numero 23 delle FAQ, la risposta "ministeriale":
"La riduzione delle ore di compresenza comporterà qualche riassetto organizzativo (...) Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario".
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