11 maggio 2009

Siamo tutti discendenti da immigrati irregolari

A qualcuno non piace l’Italia multietnica.
Peccato perché NOI ITALIANI SIAMO MULTIETNICI.
Anche conoscendo solo i primi rudimenti di storia, si comprende facilmente che la formazione dei popoli presume la fusione delle etnie che migrarono nei medesimi luoghi, si sovrappongono e si unirono attraverso le generazioni.

Abito in una regione che prese il nome da un’etnia di immigrati irregolari: i Longobardi.

La convergenza migratoria genera e rigenera le genti che adottano insieme il linguaggio prevalente del luogo.
“Born in U.S.A.” è sufficiente per affermare “sono americano”.
Basteranno due generazioni perché i nipoti dicano “sono Italiano”.
Dopo due anni di scuola un mio allievo si meravigliava di non ricordare più come si diceva una certa cosa nella sua lingua madre. È normale, gli ho spiegato: ora sei Italiano.

Gli Italiani hanno capelli neri, castani, ricci, lisci, biondi, rossi… Perché?
Perché nessuno può fermare la storia.

Ho provato ed elencare alcune delle etnie che si sono fuse sul nostro territorio con i primitivi abitanti italici (i cui avi pare provenissero dall’Africa e dall’Oriente).
Mi sono limitato alle epoche più antiche, ignorando le etnie che hanno fatto il loro ingresso nei nostri confini dal secolo scorso.
Mi scuso delle imprecisioni e delle dimenticanze.
Sono in ordine alfabetico e non tengono conto dell’ordine storico di immigrazione.

Albanesi, Appuli, Arabi, Armeni, Avari, Bavari, Bulgari, Burgundi, Campani, Camuni, Cartaginesi, Catalani, Celti, Cimbri, Corsi, Daci, Dori, Ebrei, Elimi, Epiroti, Etruschi, Euganei, Fenici, Franchi, Frisoni, Furlani, Galati, Galli, Germani, Greci, Hussiti, Illirici, Indoeuropei, Liguri, Longobardi, Macedoni, Magiari, Marcomanni, Micenei, Minoici, Normanni, Nubiani, Numidi, Occitani, Osci, Ostrogoti, Piceni, Punici, Sabelli, Sanniti, Sardi, Sarmati, Sicani, Siculi, Slavi, Suebi, Taurini, Tirreni, Turingi, Unni, Veneti, Visigoti, Volsci.

12 commenti:

jasna ha detto...

Meraviglioso post.... prof. per molti ,l'accettare la differenza di linguaggio , di colore, o di qualsiasi altra diversità risulta incomprensibile. credo più per paura che per razzismo fine a se stesso. Pensare che le razze più belle sono quelle miste. in cui si crea un dna coloratissimo. Passerà ancora molto tempo, ma ce la faremo ad integrarci in un mondo unico fatto di mille colori.

Luigina ha detto...

Jasna hai ragione spesso è la paura che impedisce di accettare la diversità, ma è vero che si ha paura di quello che non si conosce e conoscere meglio la nostra storia forse ci farebbe superare tante incomprensioni e tanti ostacolai

Unknown ha detto...

post ineccepibile... grazie a Jasna per avermelo indicato. ciao

JANAS ha detto...

per non dire poi che discendiamo da un unica razza che è quella dell'uomo...si bel post, ogni tanto serve rinfrescare la memoria!!

JANAS ha detto...

o della donna? :)))))))))) ...scherzo...

educatore ha detto...

Grazie per gli inattesi commenti :-) ;-)

Cara Janas...
Non tutti coloro che sembrano uomini e donne, si direbbero appartenere alla razza umana.
Non oso nemmeno paragonare certi individui alle bestie perché suonerebbe ingiustificata offesa a tutto il mondo animale.

Una cosa è certa: siamo tutti figli di madri coraggiose.
Noi siamo qui INSIEME a condividere sulla rete la gioia di vivere globale...
... grazie alla sfida che queste donne hanno vinto contro tutte le guerre, gli odi, la fame, la violenza...

Renata ha detto...

Chapeau, caro Gabriele !
Una colta, realistica esposizione di fatti incontrovertivili.

Abbiamo assorbito un po' della carognite che circola dai tempi dei tempi e ci ostiniamo a ritenere ancora "diversi" i nostri connazionali meridionali.

Anche la stupidità è senza confini.

riri ha detto...

Bel post..
è bello andare a scuola con qualche amica e vedere tutti questi ragazzini dai "mille colori" eppure così uniti, con la loro semplicità..è bello avere un insegnante che trasmetta questi valori essenziali di cui sembra si stia perdendo l'uso.

educatore ha detto...

Forse mi deciderò a fare un post...
Riri ha scritto: 'vedere tutti questi ragazzini dai "mille colori" eppure così uniti'.
Il fatto è che si può realmente entrare nelle loro vite e nelle loro emozioni :-) ;-) :->

...ma mi/vi pongo il problema:
è giusto?

Considero inoltre che per la maggior parte di noi adulti ciò costituisce elemento di disagio e richiede estremo equilibrio per gestire questa sorta di intromissione.

Pongo la questione in un altro modo: "Avendone il permesso e l'opportunità... leggereste il diario di vostra figlia / vostro figlio"?

Attenzione... il 'permesso' di un ragazzo o di una ragazza dato ad un adulto non credo sia mai un autentico pieno permesso.

Ishtar ha detto...

Che post interessante, semplice e molto educativo, in fondo basterebbe poco per capire che siamo tutti parenti di tutti e che l'odio verso il diverso non è altro che odio verso se stessi...ciao

jasna ha detto...

Meravigliosi commenti! hai scatenato l'attenzione di molti con questo post....grazie per le tue parole, e per aver lincato il mio libro.

che trasando ha detto...

La testa mi dice che dobbiamo andare verso l'integrazione ma la pancia "nì".
Credo che la questione sia meno semplice del piaccia o non piaccia essere multietnici. Se essere multietnici vuol dire una società
dove ciascuno venga da dove e come gli pare e faccia come gli pare, cosa gli pare, siamo allora in presenza di un altra
questione. Già noi Italiani nel chiamarci così un po' di imbarazzo dobbiamo riconoscerlo. Cosa abbia di culturalmente comune uno
di Casoria e uno di Pergine Val Sugana vorrei saperlo. Forse, se va bene, giusto la passione per Kaka, Del Piero e perché no anche
i Cesaroni. Il cuore come luogo metafisico del sentimento si dice sia conteso tra pancia e cervello. Il cervello vuole spiegare
razionalmente che c'è il bello e il buono razionale, la pancia più primitiva si fida più delle sensazioni che vengono dai
comportamenti reali. La Lega Lombarda è di pancia, il PD vorrebbe essere di testa. Eppure nel dovermi negare all'ambulante in spiaggia che incontro in una media giornaliera di quindici in due-tre ore di arenile, provo fastidio, compassione e amarezza.
Si dice che per venire ad essere sfruttati da noi paghino pedaggi da migliaia di euro alle organizzazioni antiumanitarie. Mi chiedo allora: ma possibile che non riescano a mettersi insieme a realizzare un'attività? In dieci clandestini a cinque o seimila
Dollari l'uno si partirebbe con un capitale di cinquanta-sessantamila Dollari.
La Banca Gramigna finanzia imprese in Asia con prestiti di qualche decina di Dollari. Anch'io vorrei un mondo pacificato regnato
dalla concordia ma sono costretto ad aprire gli occhi. Così non sono d'accordo coi maestri di Treviso e con chi vorrebbe cambiare
nome alla scuola media Pisacane. Magari spieghiamolo prima ai nostri ragazzi il significato del messaggio evangelico e chi era
l'eroe del Risorgimento. Dopo di loro, lo imparerebbero anche i figli degli immigrati e saremmo tutti un po' più Italiani. Anche
gli amici di Casoria come quelli della Val Sugana. Il primo sindaco leghista donna di colore è della Lega. I buonisti di sinistra come me dovrebbero rifletterci un po' sopra.