12 dicembre 2009

Arrivano le LIM e chiudono i Laboratori d'Informatica

L'introduzione delle LIM ha reso euforici molti colleghi che si sono lasciati rapidamente convincere che tale strumento poteva magicamente rendere informatizzata e moderna ogni scuola.
Il ministro ha così raccolto lodi che lo definiscono lungimirante ed avanzato.
Purtroppo, a mio parere, le cose non stanno esattamente così.
È vero che nel corrente anno scolastico, nella secondaria di I grado, sono state assegnate le LIM (lavagna interattiva multimediale). La dotazione consiste generalmente in una/due per istituto.
Purtroppo ciò si affianca all'abbandono di molti Laboratori d'Informatica che fino allo scorso anno funzionavano grazie alla terza ora di Tecnologia, scomparsa nella nuova organizzazione dell'orario scolastico.
Senza nulla togliere alla validità della LIM, vi posso garantire che le opportunità didattiche offerte da un laboratorio d'informatica sono di gran lunga superiori a tutte le LIM di questo mondo. I ragazzi vogliono essere operativi tutti insieme e subito, cosa che si riesce a fare solo utilizzando un laboratorio d'Informatica normalmente attrezzato, oggi presente in quasi tutte le scuole ma usato solo da pochissimi docenti.
È giusto si sappia che l'abolizione della terza ora di Tecnologia, prevista dalla riforma Moratti e messa in essere dal ministro Gelmini, ha costretto molti colleghi di Tecnologia, che dedicavano tale ora all'Informatica, ad abolire questa attività dalla propria programmazione. Qualche docente di buona volontà tenta di farla sopravvivere in brevi Unità Didattiche, molto ardue da realizzare perché è una vera impresa portare un'intera classe in laboratorio.
Personalmente, come insegnante di Tecnologia, avevo attivato l'ora d'Informatica già a partire dal lontano 1990. Oggi, con sole due ore, sono stato costretto a rivedere la mia programmazione penalizzando l'Informatica.

Lo scompenso orario dovuto al taglio della terza ora di Tecnologia ha comportato la necessità, per il completamento a 30 ore settimanali, di riorganizzare l'intera offerta formativa. Una parziale soluzione, praticamente una "pezza didattica" è stata trovata con l'introduzione dell'ora di Potenziamento d'Italiano. La gestione pratica di quest'ora è risultata di difficilissima gestione in molti istituti e di discutibile validità, costringendo ad acrobazie per la formazione dell'orario.
Ciò ha inevitabilmente creato malcontento generale nei ragazzi e nei genitori che rivendicano il diritto a tornare indietro al pieno reintegro della terza ora di Tecnologia dedicata all'Informatica.
Molte scuole stanno tentando di compensare questo vuoto con qualche ora pomeridiana, pagata col fondo d'istituto, ma la torta da spartire con le altre attività è piccola e non soddisfa nessuno.

Prof. Mario Festa

2 commenti:

massimo ha detto...

dopo il taglio di un ora di tecnologia, chi valuterà l'informatica nella scuola media, resterà sempre a carico del docente di tecnologia, inglobandola nella materia oppure sarà assegnata a tutti i docenti del consiglio di classe come disciplina trasversale.
Massimo Franchi

educatore ha detto...

@massimo - Bella questione!

La disciplina resta definita nelle vigenti "indicazioni nazionali" ... ma l'insegnante non c'è! Dunque la mia opinione è la seguente.

Caso 1) Il consiglio di classe ha deliberato nella programmazione annuale di classe che tale insegnamento spetta al docente di TECNOLOGIA. In tal caso è costui che propone il voto.

Caso 2) Il consiglio di classe non ha deliberato né verbalizzato alcunché... Per cui tutti condividono la responsabilità della valutazione.