Entro novembre le scuole italiane dovrebbero ricevere 10mila lavagne interattive multimediali (Lim).
Se ne sentiva proprio il bisogno.
Certamente chi legge queste righe avrà potuto ascoltare il grido di dolore dei docenti che rivendicano come urgente ed indispensabile l'acquisizione di questo costoso, raffinato, complesso, delicato strumento dall'impiego complicato.
Troppo difficile da usare?
Nessun problema! Per spiegare a cosa serve come usarlo si investiranno ingenti risorse in termini di studio e programmazione... sono previsti percorsi di formazione organizzati dall’Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ex INDIRE), destinati a 24mila docenti di tutte le discipline.
Si parte dalle scuole medie per un investimento, ha spiegato il ministro Gelmini, di 20 milioni di euro cui se ne aggiungeranno altri 10.
Un investimento di 30 milioni: richiesto da docenti?
Invito i miei quattro lettori ad indovinare.
La sfida enigminstica mi appassiona al punto che propongo queste semplici domande:
1) Chi fabbrica la LIM (lavagna interattiva multimediale) e chi la importa?
2) Quante ditte la producono?
3) Chi ha vinto l'appalto da decine di milioni di euro e con quali modalità?
Chi indovina vince il diritto di scrivere a Milena Gabanelli, RAI Report
04 ottobre 2008
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1 commento:
In effetti potrebbero ricordare la storia dei Decodeficatori Digitali Terrestri.
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