Per il secondo anno consecutivo il ministero dell'Istruzione ha erogato "zero euro" per i fondi ordinari, mentre centinaia di istituti attendono dallo Stato rimborsi milionari, e i creditori minacciano di tagliare utenze e forniture.
Questo è quanto trovo scritto su www.repubblica.it di oggi.
La mia scuola ha un "residuo attivo" di circa 60mila euro. Sono soldi "promessi" dallo Stato ma non effettivamente assegnati alla scuola. Questa è ancora una situazione favorevole perché molte altre scuole della provincia sono in rosso di cifre ben superiori ai 100mila euro.
Da noi chi ha accettato impegni aggiuntivi per l'anno scorso (funzioni strumentali) resta in attesa di ricevere le sue competenze. Le ditte esterne che si occupano di manutenzione delle fotocopiatrici, forniture di materiali di consumo ecc... restano in attesa di essere pagate.
La soluzione che si sta diffondendo (che dilaga!) è quella di chiedere alle famiglie di versare SPINTANEAMENTE quote di contributi per carta igienica, sapone, detersivi, gesso, fotocopie...
I computer dei laboratori vanno progressivamente fuori uso per mancanza di pezzi di ricambio che non possono essere acquistati... D'altra parte non sono poi così necessari... Non c'è più la terza ora di "educazione tecnica" tradizionalmente dedicata all'informatica. Sono rimaste le sole due ore per settima /classe di "tecnologia". Le cosiddette "compresenze" che consentivano la costituzione di gruppi di lavoro non ci sono più. Restano le lezioni frontali con classe completa... Pochissime sono le scuole che dispongono di laboratori con il numero di postazioni adatto ad accogliere un'intera classe.
25 settembre 2009
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1 commento:
Sarebbe interessante sapere quanto è costata e chi ha pagato quella "parata" di "soldatini" che ricordava tanto quelle del Ventennio, al Quirinale per l'inaugurazione dell'anno scolastico, presentata da Fabrizio Frizzi con varie celebrità dello spettacolo e dello sport.
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