Il Comitato dei Genitori della mia scuola ha posto tre domande a Formigoni, presidente della Regione Lombardia.
1) L'art. 33 della Costituzione recita: "Enti e privati hanno il diritto a istituire scuole e istituti di educazione senza oneri per lo stato", è giusto che la Regione Lombardia abbia girato alla scuola privata lombarda ben 45 milioni di € nell'a.a. 2008/09?
2) E' giusto che la Regione Lombardia destini l'80% dei fondi per il diritto allo studio ai soli studenti della scuola privata che sono solo il 9% della popolazione scolastica??
3) E' giusto che i Dirigenti Scolastici siano costretti a tassare le famiglie per continuare a sopravvivere e non chiudere i "portoni" per collasso. Il contributo volontario ai genitori viene chiesto per tutto: per pagare le supplenze ma anche per non lasciare le aule e i ragazzi privi di gessetti, carta igenica, detersivi e fotocopie. E' questa l'unica entrata certa su cui le scuole possono contare per il futuro. L'anno prossimo mia figlia si iscriverà alla classe 1^ del Liceo Statale Leonardo, dovrò versare un "contributo di laboratorio" pari a € 150, ma la scuola pubblica non dovrebbe essere gratuita?
Formigoni ha risposto!
Puoi leggere la risposta completa cliccando qui.
Voglio però considerare il paragrafo che ritengo più importante
«In Italia sembra impossibile a volte ragionare in modo non ideologico: la scuola viene considerata pubblica solo se è statale e si perpetua un'impostazione centralistica e dirigistica di istruzione e organizzazione scolastica, salvo poi lamentarsi che lo Stato non fa abbastanza.»
Finalmente ho capito. Formigoni si è spiegato bene fin dalle prime righe. Per "scuola pubblica" non deve intendersi scuola statale. Qualsiasi scuola dunque può fregiarsi di questa qualifica purché aperta al pubblico. La scuola come il bar sotto casa: ci fa i soldi il proprietario, ma è un esercizio pubblico. La differenza è che il bar non prende lauti finanziamenti dallo Stato.
Da Wikipedia:
Gli esercizi pubblici sono locali in cui l'accesso è libero a chiunque ed in cui si svolge un'attività imprenditoriale.
Dopo avere trasformato in aziende tutti i servizi strategici per una nazione come la sanità, l'energia ed i trasporti...
Se non si salva nemmeno l'acqua, chi salverà la scuola?
Elezioni regionali: si vota domenica 28 marzo 2010 fino alle 22 e lunedì 29 marzo 2010 dalle 7 alle 15.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento