A dire che siamo tutti uguali non ci vuole molto.
È crederlo e viverlo davvero che è difficile, che poi difficile non è neanche il termine adatto.
È faticoso, ma non difficile.
È impegnativo, ma non impossibile.
Vengo da anni di scuola e di progetti di collaborazione in cui mi sono sentita più diversa per il modo di pensare che per il colore della pelle.
E ho sempre pensato che fosse la cosa giusta.
Ed alla fine è la cosa giusta, perché non porta odio ma ha sempre portato cose come dialogo, confronto e scambio.
Dico solo che, a parte il solito moralismo che la gente espone sui muri delle case bianche e intonacate, ci vorrebbe anche concretezza in ciò che viene detto, spiegato a grandi e piccoli e rivendicato come nostro diritto.
Ecco, solo questo; perché qui, almeno in queste vie, ogni tanto manca, manca troppo.
Ci ho pensato un sacco a quelle due ragazze, e mi hanno fatto stare bene nel tempo della lettura di due paragrafi.
Ho fatto anche io un'esperienza del genere in un CAG, e non posso negare di ricordare quanto sia stata bellissima.
Perché si impara di più da persone di mondi diversi che da un mondo di persone uguali.
Nuvola [Commento al post precedente]
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