Nel corso dello Scuola D@y promosso da Il Sole 24 ORE, un intervento specifico è stato dedicato a “La tecnologia per la scuola”.
Mi sono meravigliato nel vedere questo tema posto in evidenza proprio nel momento in cui si prepara la cancellazione dell'educazione tecnica nella scuola di base, nel quadro di riduzione dell'offerta formativa in atto.
Diffidenza ben riposta!
L'intervento consiste in una sfacciata forma di pressione rivolta alle famiglie:
Comprate Comprate Comprate!
OCCORRE... è necessario!
Via con la lista della spesa: notebook, abbonamento ADSL, router wireless, stampante multifunzione....
Voglio dichiararlo in modo chiaro.
Educazione, conoscenza, competenze.... in tecnologia ed in informatica, come in molti altri settori della vita umana POSSEDERE COSE, NON SIGNIFICA SAPERLE USARE.
In particolare non mi stanco di spiegare in classe che non serve avere: è necessario padroneggiare.
Qui dove abito, a Brescia, le biblioteche pubbliche offrono un accesso alla rete comodo e gratuito.
La medesima opportunità è offerta da associazioni private ed enti pubblici di varia natura.
Perché pagare ciò che puoi avere gratis?
Gli insegnanti di educazione tecnica sono stati i docenti che hanno portato per primi nelle scuole italiane i computer.
Trent'anni fa abbiamo creato con grande impegno i primi laboratori: Z80, Spectrum, vic20, Commodore64... per poi arrivare ai 286, 386... Abbiamo iniziato stendendo i cavi coassiali con le nostre mani... poi sostituiti dai cavi ethernet... fino alle reti di istituto wireless...
Poi è arrivato finalmente “IL PRIVATO”.
Basta con gli smanettoni: contratto di fornitura d'opera con aziende commerciali esterne.
Tutti sono perfettamente coscienti del livello di trasparenza, moralità ed onestà che troppo spesso comportano i contratti tra istituzioni pubbliche e fornitori privati... non insinuo oltre!
Ora i docenti di tecnologia della scuola media (“scuola secondaria di primo grado”), storicamente impegnati nell'insegnamento dell'informatica, restano in attesa dell'annunciata drastica “cura dimagrante” che qualcuno teme possa condurre addirittura alla totale cancellazione della disciplina.
L'informatica, una delle tre “I” pomposamente proclamate dalla riforma Moratti, sta per diventare “competenza trasversale” il che significa che sostanzialmente tutti dovrebbero occuparsene ma che probabilmente nessuno lo farà.
Le famiglie, spero di sbagliarmi a pensar male, saranno spinte a comprare beni costosi e rapidamente obsoleti.
Agli allievi verrà forse semplicemente fatto passare il messaggio che stampare ricerche scopiazzate da internet è informatica...
Fortunatamente il progresso e la cultura sono difficili da fermare!
l'informatica non è più uno scatolone pesante e costoso.
L'informatica non esiste più come la conoscevamo fino a dieci anni fa: è diventata COMUNICAZIONE GLOBALE.
Ancora una volta gli insegnanti di educazione tecnica, ora umiliati dalla banale ridenominazione disciplinare di “tecnologia” sono più avanti di quanto immaginano gli improvvisati riformatori della scuola.
Proprio nel momento in cui tanti colleghi e colleghe credono di avere compreso che usare il laboratorio informatico significa semplicemente sapere usare il costoso pacchetto Microsoft Office...
... i vecchietti dell'ex “educazione tecnica” si preparano a “svuotare i laboratori”.
Ho compreso che la rivoluzione stava per iniziare quando ho visto la pila degli hard disk sul tavolo.
Le postazioni degli allievi del mio laboratorio non ne hanno più bisogno.
Ora sono semplicemente terminali di un processo di produzione collettiva della cultura condiviso, distribuito, globale... i dati ed il software (open source) non sono più qui, in costose scatole di metallo: sono in rete, accessibili ovunque attraverso modalità diversificate ed a basso costo.
L'hardware può essere tranquillamente uno scarto informatico da discarica oppure un cellulare da pochi euro.
Non sarà facile trasformare la scuola in un comprificio.
Le ragazze ed i ragazzi vivono già il futuro.... altro che grembiulino!
15 settembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
interessante questo blog, sarà anche perche mi riguarda in prima persona...passi da me se le va!
sara
Posta un commento